Versetti Biblici Su Cattle

Bible verses about Cattle

68 versi

Addentrarsi nelle Scritture riguardo al bestiame offre una prospettiva unica attraverso cui possiamo comprendere la provvidenza e la cura di Dio per la Sua creazione. Oltre al mero bestiame, il bestiame rappresenta benedizioni, prosperità e le ricompense tangibili di una gestione diligente. Esaminando questi versetti, si illuminano le basi agricole delle società bibliche, favorendo un apprezzamento più profondo per i semplici doni spesso trascurati. Attraverso la comprensione della relazione di Dio con questi animali, otteniamo un'intuizione nella Sua generosità senza confini e nell'importanza della gestione responsabile delle risorse, principi che risuonano profondamente nelle nostre vite moderne, incoraggiando gratitudine e una vita consapevole.

Scripture Passages

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E quelli menarono a Giuseppe il loro bestiame; e Giuseppe diede loro del pane in cambio dei loro cavalli, dei loro greggi di pecore, delle loro mandre di buoi e dei loro asini. Così fornì loro del pane per quell’anno, in cambio di tutto il loro bestiame.

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Passato quell’anno, tornarono a lui l’anno seguente, e gli dissero: "Noi non celeremo al mio signore che, il danaro essendo esaurito e le mandre del nostro bestiame essendo passate al mio signore, nulla più resta che il mio signore possa prendere, tranne i nostri corpi e le nostre terre.

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I figliuoli d’Israele fecero come l’Eterno avea comandato a Mosè e spartirono il paese.

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Io ridurrò Gerusalemme in un monte di ruine, in un ricetto di sciacalli; e farò delle città di Giuda una desolazione senza abitanti.

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Il contado delle città che darete ai Leviti si estenderà fuori per lo spazio di mille cubiti dalle mura della città, tutt’intorno.

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E l’angelo di Dio mi disse nel sogno: Giacobbe! E io risposi: Eccomi!

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L’Eterno aprirà per te il suo buon tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia a suo tempo, e per benedire tutta l’opera delle tue mani, e tu presterai a molte nazioni e non prenderai nulla in prestito.

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i buoi e gli asini che lavoran la terra mangeranno foraggi salati, ventilati con la pala e il ventilabro.

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E le acque rimasero alte sopra la terra per centocinquanta giorni.

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Io stabilisco il mio patto con voi, e nessuna carne sarà più sterminata dalle acque del diluvio, e non ci sarà più diluvio per distruggere la terra".

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E perché ci avete fatti salire dall’Egitto per menarci in questo tristo luogo? Non è un luogo dove sì possa seminare; non ci son fichi, non vigne, non melagrane, e non c’è acqua da bere".

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trentamila cinquecento asini, dei quali sessantuno per il tributo all’Eterno;

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A motivo di tutto questo, noi fermammo un patto stabile e lo mettemmo per iscritto; e i nostri capi, i nostri Leviti e i nostri sacerdoti vi apposero il loro sigillo.

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re della terra e popoli tutti principi e tutti, i giudici della terra;

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Scatenò su loro l’ardore del suo cruccio, ira, indignazione e distretta, una torma di messaggeri di malanni.

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Così farai per tutte le città che sono molto lontane da te, e che non sono città di queste nazioni.

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E Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.

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E t’assedierà in tutte le tue città, finché in tutto il tuo paese cadano le alte e forti mura nelle quali avrai riposto la tua fiducia. Essa ti assedierà in tutte le tue città, in tutto il paese che l’Eterno, il tuo Dio, t’avrà dato.

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E le sette vacche magre e brutte che salivano dopo quelle altre, sono sette anni; come pure le sette spighe vuote e arse dal vento orientale saranno sette anni di carestia.

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Poiché quel che avevi prima ch’io venissi, era poco; ma ora s’è accresciuto oltremodo, e l’Eterno t’ha benedetto dovunque io ho messo il piede. Ora, quando lavorerò io anche per la casa mia?"

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Ma poi sono ridotti a pochi, umiliati per l’oppressione, per l’avversità e gli affanni.

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un capro per il sacrifizio per il peccato,

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accumulai argento, oro, e le ricchezze dei re e delle province; mi procurai dei cantanti e delle cantanti, e ciò che fa la delizia de’ figliuoli degli uomini, delle donne in gran numero.

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Poiché quel che avevi prima ch’io venissi, era poco; ma ora s’è accresciuto oltremodo, e l’Eterno t’ha benedetto dovunque io ho messo il piede. Ora, quando lavorerò io anche per la casa mia?"

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E quelli risposero: "Non possiamo, finché tutti i greggi siano radunati; allora si rotola la pietra di sulla bocca del pozzo, e abbeveriamo le pecore".

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E, dopo quelle, ecco salire dal fiume altre sette vacche di brutt’apparenza e scarne, e fermarsi presso alle prime, sulla riva del fiume.

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Poiché quel che avevi prima ch’io venissi, era poco; ma ora s’è accresciuto oltremodo, e l’Eterno t’ha benedetto dovunque io ho messo il piede. Ora, quando lavorerò io anche per la casa mia?"

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Com’erano già lungi dalla casa di Mica, la gente che abitava nelle case vicine a quella di Mica, si radunò e inseguì i figliuoli di Dan.

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Tutto quello ch’era sulla terra asciutta ed aveva alito di vita nelle sue narici, morì.

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Non offrirete nulla che abbia qualche difetto, perché non sarebbe gradito.

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Scatenò su loro l’ardore del suo cruccio, ira, indignazione e distretta, una torma di messaggeri di malanni.

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Così farai per tutte le città che sono molto lontane da te, e che non sono città di queste nazioni.

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E Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.

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re della terra e popoli tutti principi e tutti, i giudici della terra;

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Non offrirete nulla che abbia qualche difetto, perché non sarebbe gradito.

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trentamila cinquecento asini, dei quali sessantuno per il tributo all’Eterno;

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E Hemor, padre di Sichem, si recò da Giacobbe per parlargli.

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Poi si riaddormentò, e sognò di nuovo; ed ecco sette spighe, grasse e belle, venir su da un unico stelo.

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Poi si riaddormentò, e sognò di nuovo; ed ecco sette spighe, grasse e belle, venir su da un unico stelo.

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L’Eterno allontanerà da te ogni malattia, e non manderà su te alcuno di quei morbi funesti d’Egitto che ben conoscesti, ma li farà venire addosso a quelli che t’odiano.

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Dalle offerte sacrificali ai simboli di ricchezza e prosperità, i riferimenti della Bibbia al bestiame rivelano una prospettiva multifaccettata sulla loro significanza nella società israelita antica e oltre. Questi versetti evidenziano il ruolo pratico che il bestiame giocava nell'agricoltura e nel sostentamento, sottolineando al contempo il loro valore nei rituali religiosi e come indicatori di status sociale. Riflettendo su questi passaggi, possiamo ottenere un'intuizione nelle vite quotidiane dei popoli biblici e apprezzare le benedizioni tangibili fornite da Dio. Inoltre, considerando la responsabilità associata alla gestione di questi animali, ci ricorda i nostri obblighi di curare la creazione in modo responsabile. Mentre ponderiamo queste lezioni, cerchiamo di applicare principi di diligenza, gratitudine e gestione consapevole delle risorse nelle nostre vite, riconoscendo le benedizioni che ci sono state affidate.