Versetti Biblici Su Loss
Bible verses about Loss
La perdita è una parte inevitabile dell'esperienza umana, un'ombra che tocca ogni vita. La Scrittura offre conforto profondo e guida in questi tempi, ricordandoci che anche nel dolore piÚ profondo, non siamo soli. Esplorare i versetti biblici sulla perdita ci permette di comprendere la presenza incrollabile di Dio in mezzo al nostro dolore. Questi versetti illuminano il cammino verso la guarigione, rivelando la speranza eterna che trascende la sofferenza terrena. Ci insegnano sulla resilienza, la fede e la promessa di restaurazione, nutrendo i nostri spiriti e ricordandoci che la perdita, sebbene dolorosa, non definisce il nostro cammino con Dio.
Versi PiĂš Utili
Inizia il tuo studio con questi passaggi accuratamente selezionati
Lâanima nostra aspetta lâEterno; egli è il nostro aiuto e il nostro scudo.
Sii attento al mio grido, perchĂŠ son ridotto in molto misero stato. Liberami da quelli che mi perseguitano, perchĂŠ sono piĂš forti di me.
Saul disse al suo scudiero: "Sfodera la spada, e trafiggimi, affinchĂŠ questi incirconcisi non vengano a trafiggermi ed a farmi oltraggio". Ma lo scudiero non volle farlo, perchâera còlto da gran paura. Allora Saul prese la propria spada e vi si gettò sopra.
Scripture Passages
Ha acceso lâira sua contro di me, e mâha considerato come suo nemico.
E quando, dopo la mia pelle, sarà distrutto questo corpo, senza la mia carne, vedrò Iddio.
Quelli dellâimboscata si gettaron prontamente su Ghibea; e, avanzatisi, passarono a fil di spada lâintera cittĂ .
Io dicevo nel mio smarrimento: Ogni uomo è bugiardo.
Come potremmo noi cantare le canzoni dellâEterno in terra straniera?
Poi percosse tutti i primogeniti nel loro paese, le primizie dâogni loro forza.
Alla fine dei due mesi, ella tornò da suo padre; ed egli fece di lei quello che avea promesso con voto. Ella non avea conosciuto uomo. Di qui venne in Israele
Non ti rallegrare, o Filistia tutta quanta, perchÊ la verga che ti colpiva è spezzata! giacchÊ dalla radice del serpente uscirà un basilisco, e il suo frutto sarà un serpente ardente e volante.
Ascoltatemi, o voi che conoscete la giustizia, o popolo che hai nel cuore la mia legge! Non temete lâobbrobrio degli uomini, nĂŠ siate sgomenti per i loro oltraggi.
Eppure io, quandâeran malati, vestivo il cilicio, affliggevo lâanima mia col digiuno, e pregavo col capo curvo sul senoâŚ
campo, che Abrahamo avea comprato dai figliuoli di Heth. Quivi furon sepolti Abrahamo e Sara sua moglie.
Giosuè non ritirò la mano che avea stesa con la lancia, finchĂŠ non ebbe sterminato tutti gli abitanti dâAi.
Anche tutta quella generazione fu riunita ai suoi padri; poi, dopo di quella, sorse unâaltra generazione, che non conosceva lâEterno, nĂŠ le opere châegli avea compiute a pro dâIsraele.
PoichĂŠ lĂ quelli che ci avevan menati in cattivitĂ ci chiedevano dei canti, quelli che ci predavano, delle canzoni dâallegrezza, dicendo: Cantateci delle canzoni di Sion!
E vi saranno deâ tuoi figliuoli usciti da te e da te generati, che saranno presi e diventeranno degli eunuchi nel palazzo del re di Babilonia".
Che dirò? Ei mâha parlato, ed ei lâha fatto; io camminerò con umiltĂ durante tutti i miei anni, ricordando lâamarezza dellâanima mia.
e sappiano essi che questo è opera della tua mano, che sei tu, o Eterno, che lâhai fatto.
La tua serva aveva due figliuoli, i quali vennero tra di loro a contesa alla campagna; e, come non vâera chi li separasse, lâuno colpĂŹ lâaltro, e lâuccise.
E Davide diede lâordine ai suoi militi, i quali li uccisero; troncaron loro le mani ed i piedi, poi li appiccarono presso lo stagno di Hebron. Presero quindi la testa di Jsh-Bosheth e la seppellirono nel sepolcro di Abner a Hebron.
La sapienza grida per le vie, fa udire la sua voce per le piazze;
E inviò deâ messi nella cittĂ , che dicessero ad Achab, re dâIsraele:
O Eterno, insegnami la tua via, e guidami per un sentiero diritto, a cagione deâ miei nemici.
Ma la battaglia fu cosĂŹ accanita quel giorno, che il re fu trattenuto sul suo carro in faccia ai Siri fino alla sera, e sul tramontare del sole morĂŹ.
Poi disse a Zebah e a Tsalmunna: "Comâerano gli uomini che avete uccisi al Tabor?" Quelli risposero: "Eran come te; ognun dâessi avea lâaspetto dâun figlio di re".
Le mie viscere! le mie viscere! Io sento un gran dolore! Oh le pareti del mio cuore! Il mio cuore mi batte in petto! Io non posso tacermi; poichĂŠ, anima mia, tu odi il suon della tromba, il grido di guerra.
per non dar loro nulla della placenta uscita dal suo seno e deâ figliuoli che metterĂ al mondo, perchĂŠ, mancando di tutto, se ne ciberĂ di nascosto, in mezzo allâassedio e alla penuria alla quale i nemici tâavranno ridotto in tutte le tue cittĂ .
Lâocchio di chi si fa beffe del padre e disdegna dâubbidire alla madre, lo caveranno i corvi del torrente, lo divoreranno gli aquilotti.
Allora Mosè disse ad Aaronne: "Questo è quello di cui lâEterno ha parlato, quando ha detto: Io sarò santificato per mezzo di quelli che mi stanno vicino, e sarò glorificato in presenza di tutto il popolo". E Aaronne si tacque.
Io renderò la sua progenie eterna, e il suo trono simile ai giorni deâ cieli.
E, se non ha fratelli, darete la sua ereditĂ ai fratelli di suo padre.
Allora il re Assuero disse alla regina Ester e a Mardocheo, il Giudeo: "Ecco, io ho dato a Ester la casa di Haman, e questi e stato appeso alla forca, perchĂŠ avea voluto metter la mano addosso ai Giudei.
campo, che Abrahamo avea comprato dai figliuoli di Heth. Quivi furon sepolti Abrahamo e Sara sua moglie.
Giosuè non ritirò la mano che avea stesa con la lancia, finchĂŠ non ebbe sterminato tutti gli abitanti dâAi.
E non vi mancò alcuno, nĂŠ dei piccoli nĂŠ dei grandi, nĂŠ deâ figliuoli nĂŠ delle figliuole, nĂŠ alcun che del bottino, nĂŠ cosa alcuna che gli Amalekiti avessero presa. Davide ricondusse via tutto.
Non vâè nessuno pari a te fra gli dèi, o Signore, nĂŠ vi sono alcune opere pari alle tue.
O mia forza, a te salmeggerò, perchĂŠ Dio è il mio alto ricetto, lâIddio benigno per me.
In quel giorno, il residuo dâIsraele e gli scampati della casa di Giacobbe cesseranno dâappoggiarsi su colui che li colpiva, e sâappoggeranno con sinceritĂ sullâEterno, sul Santo dâIsraele.
I Beniaminiti voltaron le spalle e fuggirono verso il deserto, in direzione del masso di Rimmon; e glâIsraeliti ne mieterono per le strade cinquemila, li inseguirono da presso fino a Ghideom, e ne colpirono altri duemila.
Allora tu dicesti ai tuoi servitori: Menatemelo, perchâio lo vegga coâ miei occhi.
Se il ladro, còlto nellâatto di fare uno scasso, è percosso e muore, non vâè delitto dâomicidio.
La perdita è una parte inevitabile dell'esperienza umana, una verità da cui la Bibbia non si sottrae. I versetti esplorati qui, dal lamentare il dolore al trovare conforto nella presenza di Dio, offrono una prospettiva multifaccettata per navigare questi tempi difficili. Ci ricordano che il dolore non è un segno di debolezza, ma una risposta naturale all'amore e all'attaccamento. Ancora piÚ importante, evidenziano la presenza incrollabile di Dio in mezzo al nostro dolore, offrendo conforto, forza e la promessa di una guarigione eventuale. Attraverso la riflessione su questi versetti, possiamo trovare il permesso di piangere pienamente, speranza per la restaurazione e una fede rinnovata nell'amore duraturo di Dio. Possa queste scritture servire come faro, guidandoti verso la pace e una comprensione piÚ profonda del sostegno incrollabile di Dio durante i tempi di perdita, favorendo alla fine resilienza e uno spirito rafforzato.