Versetti Biblici Su Master
Bible verses about Master
Comprendere 'Maestro' nelle Scritture è cruciale per afferrare la nostra relazione con Dio e Cristo. La Bibbia usa 'Maestro' per raffigurare sia l'autorità terrena che la sovranità divina. Esplorare questi versetti illumina le profonde implicazioni della sottomissione, dell'obbedienza e del servizio. Studiano come le figure bibliche interagivano con i loro maestri, sia umani che divini, otteniamo insight sull'umiltà, la responsabilità e il vero significato del discepolato. Questa conoscenza ci equipa per navigare meglio le nostre vite, favorendo una connessione più profonda con l'Ultimo Maestro e vivendo una vita che riflette i Suoi insegnamenti e amore. Lasciate che le Scritture vi guidino verso una comprensione più piena di questo concetto vitale.
Most Helpful Verses
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Questo parlare piacque ad Absalom e a tutti gli anziani d’Israele.
E noi dicemmo al mio signore: Il fanciullo non può lasciare suo padre; perché, se lo lasciasse, suo padre morrebbe.
E il Filisteo aggiunse: "Io lancio oggi questa sfida a disonore delle schiere d’Israele: Datemi un uomo, e ci batteremo!"
Scripture Passages
Le tue testimonianze sono perfettamente veraci; la santità s’addice alla tua casa, o Eterno, in perpetuo.
Io compirò i miei voti all’Eterno, e lo farò in presenza di tutto il suo popolo,
Questo parlare piacque ad Absalom e a tutti gli anziani d’Israele.
Le sue gote son come un’aia d’aromi, come aiuole di fiori odorosi; le sue labbra son gigli, e stillano mirra liquida.
Ed egli disse: "Tu sai che il regno mi apparteneva, e che tutto Israele mi considerava come suo futuro re; ma il regno è stato trasferito e fatto passare a mio fratello, perché glielo ha dato l’Eterno.
E quando i cammelli ebbero finito di bere, l’uomo prese un anello d’oro del peso di mezzo siclo, e due braccialetti del peso di dieci sicli d’oro, per i polsi di lei, e disse:
Allora Labano e Bethuel risposero e dissero: "La cosa procede dall’Eterno; noi non possiam dirti né mal né bene.
Le sue gote son come un’aia d’aromi, come aiuole di fiori odorosi; le sue labbra son gigli, e stillano mirra liquida.
E quando il ragazzo fu giunto al luogo dov’era la freccia che Gionathan avea tirata Gionathan gli gridò dietro: "La freccia non è essa di là da te?"
Se avessi fame, non te lo direi, perché il mondo, con tutto quel che contiene, è mio.
Nuvole e vento, ma punta pioggia; ecco l’uomo che si vanta falsamente della sua liberalità.
Nella distretta gridasti a me ed io ti liberai; ti risposi nascosto in mezzo ai tuoni, ti provai alle acque di Meriba. Sela.
Che avevi, o mare, che fuggisti? E tu, Giordano, che tornasti addietro?
Le sue gote son come un’aia d’aromi, come aiuole di fiori odorosi; le sue labbra son gigli, e stillano mirra liquida.
E avanti che avessi finito di parlare in cuor mio, ecco uscir fuori Rebecca con la sua brocca sulla spalla, scendere alla sorgente e attinger l’acqua. Allora io le ho detto:
Perciò quelli che abitano alle estremità della terra temono alla vista de’ tuoi prodigi; tu fai giubilare i luoghi ond’escono la mattina e la sera.
(H7-7) Quanto sei bella, quanto sei piacevole, o amor mio, in mezzo alle delizie!
Ecco, io stesso metterò in lui un tale spirito che, all’udire una certa notizia, egli tornerà nel suo paese; e io lo farò cader di spada nel suo paese".
Così Esaù, in quel giorno stesso, rifece il cammino verso Seir.
poiché questo popolo ha sprezzato le acque di Siloe che corrono placidamente, e si rallegra a motivo di Retsin e del figliuolo di Remalia,
Giosuè dunque prese tutto quel paese, la contrada montuosa, tutto il mezzogiorno, tutto il paese di Goscen, la regione bassa, la pianura, la contrada montuosa d’Israele e le sue regioni basse,
"Benedetto l’Eterno, l’Iddio d’Abrahamo mio signore, che non ha cessato d’esser benigno e fedele verso il mio signore! Quanto a me, l’Eterno mi ha messo sulla via della casa dei fratelli del mio signore".
O Eterno, che cos’è l’uomo, che tu ne prenda conoscenza? o il figliuol dell’uomo che tu ne tenga conto?
E il suo signore vide che l’Eterno era con lui, e che l’Eterno gli faceva prosperare nelle mani tutto quello che intraprendeva.
Ma egli rifiutò e disse alla moglie del suo signore: "Ecco, il mio signore non s’informa da me di nulla ch’è nella casa, e ha messo nelle mie mani tutto quello che ha;
Giuseppe entrò nelle grazie di lui, e attendeva al servizio personale di Potifar, il quale lo fece maggiordomo della sua casa, e gli mise nelle mani tutto quello che possedeva.
egli stesso non è più grande di me in questa casa; e nulla mi ha divietato, tranne che te, perché sei sua moglie. Come dunque potrei io fare questo gran male e peccare contro Dio?"
Esse verranno e si poseranno tutte nelle valli deserte, nelle fessure delle rocce, su tutti gli spini e su tutti i pascoli.
E il suo signore vide che l’Eterno era con lui, e che l’Eterno gli faceva prosperare nelle mani tutto quello che intraprendeva.
Ma egli rifiutò e disse alla moglie del suo signore: "Ecco, il mio signore non s’informa da me di nulla ch’è nella casa, e ha messo nelle mie mani tutto quello che ha;
Giuseppe entrò nelle grazie di lui, e attendeva al servizio personale di Potifar, il quale lo fece maggiordomo della sua casa, e gli mise nelle mani tutto quello che possedeva.
egli stesso non è più grande di me in questa casa; e nulla mi ha divietato, tranne che te, perché sei sua moglie. Come dunque potrei io fare questo gran male e peccare contro Dio?"
e prenderei io il mio pane, la mia acqua e la carne che ho macellata pei miei tosatori, per darli a gente che non so donde venga?"
forse, a que’ cinquanta giusti ne mancheranno cinque; distruggerai tu tutta la città per cinque di meno?" E l’Eterno: "Se ve ne trovo quarantacinque, non la distruggerò".
E se fa cadere un dente al suo servo o un dente alla sua serva, li lascerà andar liberi in compenso del dente perduto.
La trebbiatura vi durerà fino alla vendemmia, e la vendemmia vi durerà fino alla sementa; mangerete a sazietà il vostro pane, e abiterete in sicurtà il vostro paese.
Sì; così dice l’Eterno: Anche i prigioni del potente saran portati via, e il bottino del tiranno sarà ripreso; io combatterò con chi combatte teco, e salverò i tuoi figliuoli.
Non maledirai il sordo, e non porrai inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo Dio. Io sono l’Eterno.
E quando lo manderai via da te libero, non lo rimanderai a vuoto;
Chi semina iniquità miete sciagura, e la verga della sua collera è infranta.
Esplorare i versetti biblici su 'Maestro' rivela una comprensione sfaccettata dell'autorità, del servizio e, in ultima analisi, del discepolato. Questi passaggi evidenziano sia la relazione maestro-servitore terrena che, più importantemente, la suprema Signoria di Gesù Cristo. Che si considerino i comandi per un trattamento giusto dei servi umani o la chiamata a sottomettersi a Cristo come nostro Ultimo Maestro, i versetti enfatizzano responsabilità, rispetto e obbedienza. Riconoscere Gesù come Maestro trasforma la nostra prospettiva, modellando le nostre azioni e motivazioni verso il servizio a Lui e agli altri con umiltà e dedizione. Riflettendo su questi versetti, si incoraggia un costante auto-esame: Stiamo veramente vivendo come servi di Cristo, riflettendo il Suo carattere in tutti gli aspetti delle nostre vite? Lasciate che questi principi ci guidino verso un impegno più profondo nella Sua Signoria e un'espressione più impattante della nostra fede.